Il latte crudo è un alimento integro che non è stato sottoposto ad alcun trattamento di scrematura, omogeneizzazione, pastorizzazione, ultrafiltrazione.
È un alimento vivo, che- se conservato in maniera adeguata e consumato in breve tempo (due-tre giorni) - mantiene inalterate tutte le sue caratteristiche di partenza: nutrienti, vitamine, provitamine, enzimi, fermenti lattici, e mantiene inalterato anche il gusto, risultato dell'influenza di molteplici fattori: dalle caratteristiche della razza che lo produce fino all'alimentazione. La pastorizzazione, invece, sottrae al latte molte delle sostanze chimiche responsabili dei suoi profumi e dei suoi aromi.
Il latte crudo è ricco di vitamine e di batteri utili a migliorare il sistema immunitario dei bambini, ma anche degli adulti. In particolare, contiene la vitamina A (importante per la vista, lo sviluppo cellulare, l'attività antitumorale e le difese immunitarie), la vitamina D (necessaria per l'attività cellulare, lo sviluppo cerebrale, la prevenzione del cancro e lo sviluppo immunitario), proteine, la più importante delle quali è la caseina, e zuccheri come il lattosio. Al suo interno, si trovano anche sali minerali come calcio e ferro.
Con la pastorizzazione del latte, il contenuto vitaminico è parzialmente ridotto, soprattutto per quanto riguarda le vitamine C e B6 e l'acido folico. Lo stesso dicasi per le proteine e i grassi, la cui struttura viene alterata, compromettendo il valore biologico del latte.
Lo studio europeo PARSIFAL, condotto nel 2007 da un team dell'Istituto di Medicina Preventiva e Sociale di Basilea su 14.893 bambini di età compresa tra 5 e 13 anni che vivono in aree rurali in Austria, Germania, Olanda, Svezia e Svizzera, ha analizzato gli effetti del consumo di latte acquistato in fattoria (crudo o trattato termicamente) contro quello pastorizzato acquistato nei negozi. Lo studio ha dimostrato che il consumo di latte di fattoria è associato a una riduzione dell'asma (-26%), della febbre da fieno (-33%) e delle allergie alimentari (-58%).
Inoltre, uno studio pubblicato nel 2011 (GABRIEL) - analizzando un campione di 800 bambini cresciuti in aziende agricole - dimostra che il consumo di latte crudo è in grado di svolgere un effetto protettivo significativo, in particolare contro lo sviluppo di asma e febbre da fieno. Basta la semplice bollitura per osservare una riduzione delle capacità protettive del latte.
La biodiversità della microflora presente nel latte crudo trasferisce effetti benèfici anche nei formaggi a latte crudo, i quali contengono un quantitativo di microrganismi nettamente superiore a quello dei formaggi a latte pastorizzato.
Infine, è bene ricordare che chi produce latte crudo (fresco o per caseificazione) generalmente deve prestare più attenzione sia al benessere animale sia alla qualità dell'allevamento. ( I nostri allevamenti sono sottoposti periodicamente a severi controlli).
Sostenere la produzione di latte crudo significa spostare il valore dalla distribuzione alla produzione, sensibilizzare allevatori e produttori e tutelare il diritto di scelta dei consumatori.